
IL LIFTING PER LUI - Oggi anche l’uomo vuole la sua bellezza
Avere cura di se stessi, esaltare il proprio aspetto fisico, prestare attenzione alla propria immagine, non significa perdere virilità, ma semplicemente stare meglio con se stessi e con gli altri.
Se per secoli il concetto di bellezza si è legato al mondo femminile, oggi le mode, i costumi hanno scavalcato la barriera tra i sessi facendo crescere il numero di uomini che non vogliono più rinunciare al proprio splendore fisico. Anche per l’uomo il viso curato aiuta a sentirsi più belli, più attraenti, più sicuri di sé.
Ma anche per “lui” il passare degli anni lascia il segno. Malgrado la sua pelle è più robusta, più spessa e con una maggiore quantità di collagene, rispetto quella femminile, è comunque soggetta a cedimenti muscolari e rughe.
Dunque come affronta l’uomo lo sfiorire della sua bellezza?
Con più determinazione e con trattamenti più risolutivi e conservativi come il lifting. Riposizionare la muscolatura eccessivamente rilassata, eliminare la cute in eccesso, rimodellare e ricompattare i tessuti profondi e superficiali, consente di ridare freschezza ad un volto stanco, con un effetto di assoluta naturalezza, informa il dottor Antonio Distefano, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica a Milano e Roma.
E’ mia consuetudine affrontare un lifting maschile con la tecnica Low Smas Lift che prevede il ringiovanimento della parte inferiore del volto, collo compreso, attraverso incisioni che non risultino visibili e che non alterino la fisionomia originale. La mandibola ridefinita, il collo senza rughe e tonico non significa perdere mascolinità, anzi esaltarla. Queste sono infatti le aree anatomiche che tendono, nel corso degli anni, ad appesantire il viso fino a modificarne la forma e i volumi.
Oggi il lifting del volto non vuole dire dolore, incisioni visibili, drenaggi, allontanamento dalla vita professionale e sociale per lungo tempo, perché grazie a tecniche chirurgiche conservative, presidi medici innovativi, e la ridotta possibilità di complicanze, è possibile affrontare questo “evento” con serenità e sicurezza.
Tutto ciò non vuole dire che l’esperienza professionale è meno vigente, anzi molto più del passato, ogni volto ha una propria personalità e rappresenta, per il chirurgo una nuova sfida d’affrontare in sala operatoria, afferma il dottor Distefano.
Dottor Antonio Distefano specialista in chirurgia plastica ricostruttiva dal 2003 a Milano e Roma, ha partecipato a stages di perfezionamento presso Hospital Germans Très i Pujol a Barcellona (Spagna), Clinica Quiron a Barcellona (Spagna), Clinica Gonzales a Ribeiro Preto (Brasile). Partecipa regolarmente a congressi internazionali per mantenersi aggiornato su tecniche chirurgiche innovative, consulente per articoli su riviste a carattere divulgativo.
Servizio di Graziella Capra
Milano 24 novembre 2021